La Loggia della Mercanzia è uno dei più importanti monumenti del Rinascimento Senese.
Edificata nella prima metà del XV secolo, su progetto di Jacopo della Quercia, come ricco ampliamento dell’ingresso al Tribunale della Mercanzia,
essa si compone di cinque arcate sostenute da quattro pilastri marmorei finemente decorati.
Sul lato esterno degli stessi pilastri si trovano cinque statue di marmo collocate in apposite nicchie.
All’inizio dei rispettivi vicoli, frontalmente, vediamo San Pietro e San Paolo, scolpite da Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta.
Si possono inoltre ammirare tre Santi protettori della Città di Siena: San Savino (laterale), San Vittore e Sant'Ansano (frontali),
opere di Antonio Federighi. Le opere risalgono agli anni 1459-1462 circa.
La Loggia è delimitata lateralmente da due pancali marmorei. Quello di sinistra, opera di Urbano da Cortona, rappresenta le Virtù cardinali;
quello di destra, ancora una volta di Antonio Federighi, rappresenta alcuni personaggi della storia romana dell’epoca repubblicana.
Entrambe le panche risalgono allo stesso periodo delle statue.
Il soffitto a volte, decorato di stucchi e di pitture ad affresco, è stato restaurato nel XIX secolo secondo i criteri
piuttosto invasivi dell’epoca ed ha perso molte delle caratteristiche originarie.
Oggi tutto il complesso dell’antico Tribunale della Mercanzia, composto dal Palazzo e dalla Loggia, appartiene al Circolo degli Uniti,
un’associazione la cui fondazione risale al 1657.
Alla metà del Settecento, quando la proprietà, per “motu proprio” del Granduca Francesco Stefano di Lorena, passò alla “Conversazione
dei Signori Uniti nel Casino di Siena”, il Palazzo della Mercanzia, la cui facciata si apre su Piazza del Campo, fu completamente
ristrutturato nelle forme che vediamo oggi e per il progetto offrirono disegni gli illustri architetti Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga.